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La betulla bianca (Betula pendula Roth, 1788) è una pianta appartenente alla famiglia Betulaceae.
Descrizione
È un albero che può raggiungere i 30 metri di altezza.
Distribuzione
La Betula pendula (o Betula alba var. verrucosa) è diffusa dai Balcani all'arco alpino e in tutta l'Europa atlantica e l'Asia. In Italia è presente particolarmente in Piemonte (ove oggi si stimano oltre 20.000 alberi di questa specie) ed in Lombardia; si ritrova nell'Appennino settentrionale, in alcune stazioni isolate in Abruzzo, nell'Appennino campano e sull'Etna.
Ecologia
La betulla dimostra una grande ampiezza termica e può vegetare fino a circa 2000 m di quota nel piano subalpino (negli ontaneti, nei lariceti ed al margine delle peccete), nel piano montano (nelle pinete di pino silvestre e nei cedui di faggio sui suoli più acidi) e nel piano basale (nei querceti su suoli acidi, nei castagneti, in Appennino anche nei cedui di cerro).
Sopporta valori di pH del suolo fino a 3,3; si adatta sia a terreni poveri di humus, sia a suoli con un profondo strato di materiale organico. Si adatta sia a suoli ricchi di acqua (è in grado di trasportare ossigeno dalla parte superiore alle radici), sia a suoli molto drenati (ha radici profonde, in grado di assorbire acqua dagli strati più profondi del suolo). È specie spiccatamente eliofila ed il seme, di piccole dimensioni, germina bene sul terreno minerale. Ha una buona capacità pollonifera ed è in grado di produrre anche polloni radicali. La betulla possiede un'elevata capacità colonizzatrice, soprattutto in terreni acidi o acidificati (terreni abbandonati, incendiati o comunque disturbati), è favorita anche dalla abbondante produzione di seme e dalla facoltà pollonifera.
Tassonomia
Sono riconosciute tre sottospecie:
- Betula pendula subsp. mandshurica (Regel) Ashburner & McAll.
- Betula pendula subsp. pendula
- Betula pendula subsp. szechuanica (C.K.Schneid.) Ashburner & McAll.
La betulla dell'etna (Betula etnensis Raf.) presenta caratteristiche peculiari tra cui un apparato conduttore adattato a sopravvivere in condizioni di caldo e freddo estremi, numerose ghiandole resinose peltate sui rami giovani, e foglie poco acuminate; in passato è stata considerata sia una specie a sé che una varietà, ma è ora ritenuta un sinonimo di Betula pendula subsp. pendula.
Selvicoltura
In relazione alle sue peculiarità ecologiche, la betulla pendula presenta spiccate caratteristiche di pionierismo e la sua diffusione è stata favorita dall'abbandono delle aree agricole e pascolive e dagli incendi. In Piemonte questi fenomeni hanno talvolta consentito l'insediarsi di boschi di neoformazione puri o a grande prevalenza di betulla ed attualmente in una fase di evoluzione più o meno naturale, ma per i quali può porsi il problema della gestione selvicolturale. In vari paesi come Svezia, Finlandia, Scozia o Russia, il legno della betulla viene ampiamente utilizzato per vari usi, soprattutto per paste da carta, ma anche per tranciati e compensati. Pertanto in queste zone la betulla presenta un notevole interesse dal punto di vista selvicolturale, mentre in Italia sono ancora scarse le esperienze in tal senso.
Note
Bibliografia
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- T.G. Tutin, V.H. Heywood et alii, Flora Europaea, Cambridge University Press, 1976. ISBN 0-521-08489-X
Voci correlate
- Specie botaniche in Italia
- Specie di Betula
Altri progetti
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- Wikispecies contiene informazioni su Betula pendula
Collegamenti esterni
- http://www.fungoceva.it/alberi/betulla.htm